17 Agosto 2020
L’estate porta con sé il
desiderio di partire, di lasciare il noto, il conosciuto per avventurarsi in
luoghi lontani che alimentano il bisogno umano di espandersi, di conquistare
nuovi spazi, di incontrare antiche realtà seppellite nell’eternità dell’anima.
Nella cultura di oggi
confondiamo questo richiamo col bisogno di vacanza strutturata e circoscritta
nello spazio-tempo che diventa viaggio familiare, di coppia o avventure
prefabbricate in gruppi.
Nel mio sognare h24 sta
emergendo prepotente il richiamo di terre “al di là dal mare”, desiderio di
colonie umane fuori dal tempo, esperienze temporali sognate dalla moltitudine
che abita il mio contenitore fisico.
Per decifrare i desideri
e per poterli attuare occorre una Stele di Rosetta differente per ognuno di
noi. Attualmente la lingua più antica a mia disposizione è quella Sacra che può
essere utile nei momenti difficili quando la nebbia nasconde l’orizzonte.
Da sempre noi umani
facciamo mantiche con il sole, con il vento, con tutta la natura che ci
circonda ma sciamani ne restano pochi e ben nascosti. I testi magici si
manifestano solo in alcuni momenti e le caverne dove sono custoditi sono
inaccessibili.
Nello zaino di ogni
incarnazione vi sono chiavi che possono decodificare il filo dell’esistenza
collegando il passato, il presente e i futuri possibili; è solo attraverso
l’esercizio della volontà di rimanere uniti al nostro destino che ci permette
di manticare e ricevere dal nostro io interiore risposte.
Il richiamo di luoghi
magici “al di là del mare” potrebbe significare l’oceano fisico che circonda il
nostro pianeta terra ma anche quello temporale dove le isole del futuro
attendono.
Credo i sognI umani,
animale, vegetale e di altre intelligenze costruiscano lo svolgersi di popoli,
culture e scienze.
Babilonia, preceduta da
bellissime civiltà nei tempi remoti, ricorda la grandezza di Atlantide, di
Creta, dell’Asia centrale con le montagne del Tibet e i loro Misteri.
Dall’archeologia tracce
del passato indicano il continuo alternarsi di civiltà e razze. La nostra
quinta razza distratta dalla scienza e dalla tecnologia soffoca in un ateismo
dove i nuovi idoli materiali ci allontanano dallo splendore del divino dentro
di noi.
Forse è arrivato il
momento nel quale gli antichi libri di tutte le religioni vengano alla luce.
Le antiche foglie di
palma incorruttibili si potranno leggere con nuove chiavi.
Le mascherine e
separazioni fisiche non bloccano il linguaggio degli occhi, la comunicazione
telepatica e le verità che circolano come fiumi inarrestabili parallelamente al
web.
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