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Il risveglio della coscienza

21 gennaio 2018 

Il sogno nel lavoro psicoterapeutico è una strada molto importante che porta all’inconscio con le sue dinamiche e le sue logiche. Paesaggi dove il tempo e lo spazio sono totalmente differenti dalla veglia, dove le passioni e i miti prendono forma e dove gli archetipi umani si manifestano. Possiamo incontrare mappe delle origini o dei futuri possibili unite da simboli pescati non solo nell’inconscio personale ma in quello collettivo di razza.

I territori del sogno sono mappe dove i linguaggi e i codici differenti creano trame e sfondi dove possiamo navigare. Nel sogno colori, sensazioni, profumi e suoni ci ricordano la trasmodalità dei sensi. L’universo sogno così tipicamente umano ci può dare la foto o il film del mondo interno di un paziente molto più di quanto dice o manifesta in modo non verbale durante la seduta.

Lavorare insieme al paziente con un sogno o un insieme di sogni crea mappe nel percorso analitico della geografia interna dell’altro. Questo lavoro avviene anche nel mondo interno dell’analista, costellando miti personali, vissuti e paesaggi.

Il viaggio nelle memorie profonde non è sempre facile o piacevole, poiché le emozioni della nostra storia originaria sono vulcani ribollenti, lava e scintille o ghiacciai cosparsi di crepacci abissali o territori dove la nebbia e le paludi generano ansia e sentore di morte. In questo percorso ci vengono in aiuto miti, leggende, fiabe e i cammini iniziatici di tutte le religioni.

Sin da piccoli amiamo ascoltare storie che ci fanno paura, ma che finiscono in modo eroico. Il cammino della coscienza è sempre un cammino iniziatico ed eroico. Oggi la richiesta di un percorso psicoterapico è data da un malessere diffuso di non appartenenza, estraneità, solitudine.

Abbiamo sepolto i significati sotto strati di azioni automatiche in un pensiero collettivo guidato da bisogni artificiali, da surrogati emozionali e da confusione.

Nel mondo che ci circonda il sogno può farci ritrovare la capacità di desiderare collegando la nostra storia con il presente, facendo riscoprire nuovi significati, allargando l’autocoscienza.

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