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Comfort Zone

14 Dicembre 2019

Quando il cielo si oscura e le pesanti nuvole delle passioni tristi si avvicinano, ci
rifugiamo in modo automatico, come per istinto, in quella piccola area di conforto e
rifugio che si è formata nel nostro passato di embrioni umani.
L’isola primordiale è diversa secondo la propria storia. Ma la nostra mente di razza è
programmata per la sopravvivenza in qualunque ambiente, sino ai limiti estremi, dal
deserto all’artico.

Il bambino si adatta immediatamente all’ambiente dopo il passaggio difficile dal
caldo liquido amniotico alla fredda aria che lo avvolge. Crescendo troviamo un modo
per “consolarci” quando cadiamo in distress, a volte solitario, a volte con l’aiuto di un
ambiente favorevole.

Se ci consolava una figura accogliente con cioccolata e panna, o un fratellino distratto
che ci portava in bicicletta, o un padre, un adulto che ci parlava a lungo, cercheremo
quel tipo di conforto. Così da adulti, o nella relazione di coppia, dopo una giornata
stressante cercheremo il nostro tipo di conforto, e se il partner ha un’area di conforto
diversa, al posto della cioccolata vorrà portarmi a spasso o parlare fino a tardi. 

Questo crea frustrazione e rottura nelle relazioni se non spieghiamo cosa serve, la cioccolata non sarà buona come quella della nonna ma la relazione si salva.

Non tutti sono così fortunati da avere avuto una zona di conforto con altri umani. Il
bambino solitario, deprivato e abusato, diventa un sistema che si autoalimenta,
creando mondi fantastici dove genitori archetipici, figure messianiche accoglienti e
salvifiche lo proteggono e lo salvano. 

Crescendo, può incontrare il mondo della musica, dell’arte, dei messaggi universali di consolazione dell’anima. Se il cucciolo umano non incontra il sentiero luminoso della spiritualità, altri cammini, oscuri, dove vivono gli orchi, lo attireranno e quando arriva la tempesta cercherà rifugio in quelleforeste.

L’importanza di un’educazione spirituale dove la musica, l’arte, la creatività, sono le
linee guida, aiuta il Sapiens a diventare profondamente umano per creare, e costruire,
zone di conforto per le altre creature.

Non siamo soli su questo pianeta a saper creare zone di conforto. Il mondo vegetale è
un grande maestro di evoluzione, come tutta la natura intorno sa essere madre e
padre, per questo gli orchi stanno distruggendo tutto.

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