1/01/2021
Nei miei viaggi di lavoro e studio ho incontrato grandi uomini che per
motivi politici sono stati a lungo perseguitati e rinchiusi in realtà dove la
mente umana può impazzire trascinando con sè anche il corpo.
Uomini e donne di tutte le epoche hanno sofferto crudeli persecuzioni
sacrificando la vita per i loro ideali. Da quelle esperienze sono nati magici
racconti, importanti scoperte scientifiche, nuove civiltà.
Da piccole prigioni si sono sviluppati grandi movimenti: Socrate, Giovanna
d'Arco, Anna Frank, Gandhi, N. Mandela, Solzenicyn.
Il nuovo arancione di Piemonte e Lombardia ha risvegliato in me
l'entronauta non di percorsi spirituali, animici ma concreti nella mia tiny
house gialla.
Vivere in uno spazio ristretto come una camera diventa una seconda pelle,
il paradosso è che l'Io se costretto in un piccolo spazio, si dilata
diventandone ogni molecola come la spirale della chiocciola.
La stanza respira e i battiti del cuore scansionano il tempo. Le persone
che entrano dilatano gli spazi con le metafore del racconto dei loro destini.
Le volte del soffitto della stanza secentesca svelano universi, comete e mondi
come biglie di vetro.
Il suono delle campane identico in tante nazioni risveglia frammenti di
ricordi personali.
Quando il mondo interno trabocca nella realtà esterna si aprono spazi
creativi di arte, di musica, di scienza, di poesia.
Nell'incanto del tramonto alla mia tiny house gialla mancano solo le ruote
ma vicino alle piccole finestre stanno crescendo grandi ali.
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