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La spirale dei bisogni primari

21 Luglio 2021

Nella metamorfosi della vita i bisogni primari si stratificano in piccole colline secondo le età, il livello sociale, il sesso dove il vento dei sentimenti gioca tra i boschi delle credenze sempre più rigidi ed uguali a se stessi.

Il mare del destino non segue regole erodendo boschi e valli, cambiando la geografia dei popoli.

Gli sconvolgimenti del nostro pianeta fanno da eco a quelli dei nostri mondi interni, ma la buona notizia è che nel caos i bisogni primari, quel fake imprinting che condiziona la nostra vita in un eterno ritorno di clima e situazioni, sbiadisce.  

Con la resilienza in dotazione ad ogni umano, possiamo navigare in un periodo di cambiamento doloroso che ci fa sentire malati e persi.

L'arma segreta per trasformare in impriting archetipico in un'evoluzione consapevole è il gruppo, la fratellanza, l'amicizia che costruisce nuove torri di Babele resistenti alle catastrofi. Oggi il linguaggio universale di Babele è reso sicuro dall'unione dei cuori, dal fare comunella senza la mente che disfa ogni legame.

L'antico bisogno di sicurezza, di essere riconosciuto, di appartenere del cucciolo diventa la ricerca di simbiosi continua. Quando questa si spezza per la morte o l'abbandono, la ricerca di un surrogato diventa totale e ci riporta tra Scilla e Cariddi.

I bisogni primari di fusione e dipendenza crescono insieme alla libertà e all'avventura, strumenti indispensabili per la nostra evoluzione.

Il desiderio esasperato di essere amato con legami indissolubili cresce con il bisogno di volare dal nido e migrare per non diventare ghiaccio.

Vivere i periodi del distacco e del lutto con le loro discese agli inferi porta ad a una trasformazione alchemica del fake imprinting ove ancora la corteccia cerebrale non creava significati.

La magia del simbolo non curava i frammenti dell'anima.

Oggi una collezione di lutti e separazioni ha tessuto il vello d'oro della mia immortalità, sipario trasparente dell'Oltre dove gli opposti possono coesistere e le dipendenze sono dolci ricordi.

 

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