3 Agosto 2019
Dal grande circuito magico dei cristalli,
che da milioni di anni entra in assonanza con il nostro sangue cristallino, si irradiano emozioni e suggestivi messaggi che
possiamo cogliere come il canto nel vento della foresta.
L’alleanza del nostro popolo con il regno vegetale e minerale, struttura la protezione sognante della nostra evoluzione. Il contatto con
l’intelligenza cristallina può creare emozioni burrascose, stati meditativi
insondabili o improvvisi
scoppi di leggera
felicità. Intuizioni
difficili da tradurre nel linguaggio quotidiano che, a volte, diventano la “scoperta dell’acqua calda”.
Cose ovvie
travestite da illuminanti scoperte. La mia ultima scoperta dell’ovvio è
arrivata dalla piccola ametista sotto il mio cuscino: “le conoscenze più significative, in questa vita, sono arrivate dagli
errori più pesanti”.
I successi ci danno energia per continuare i progetti ma i fallimenti ci
insegnano, per sempre, come superare le nostre fragilità e conoscere gli abissi dell’ombra.
Secondo la fisica quantistica non esiste il buio, ma una forma di energia
di luce diversa.
uperato il momento iniziale di delusione e vergogna di un fallimento, il
suo ricordo bruciante lascia una cicatrice indelebile. La mia capacità di
capire e curare le cicatrici degli altri è come un albero di Natale, dove le
sfere colorate sono tutti i miei fallimenti, averli accolti
e amati, perdonandomi.
Perdonare significa amare le nostre parti vergognose, disdicevoli,
stupide e goffe, senza chiuderle in cantina. Sappiamo perdonare quando proviamo
tenerezza per chi ci ha ferito profondamente senza nemmeno accorgersene e fallendo nella relazione umana.
Il crimine scelto e organizzato è un fallimento di specie, ed è valutabile solo storicamente, può servire come
insegnamento, invece perdonare
il mio gatto quando mi graffia, o me stessa quando, stanca e distratta, lo maltratto, è un
ponte luminoso, dove l’amore costruisce e rinforza la rete magica delle nostre
esistenze.
Amore e perdono sono fatti della stessa sostanza dei sogni umani e
divini.
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