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Il Pianeta dei capodanni

01-01-2021

Il profumo della neve e la sua morbidezza, hanno coperto lunghe notti dove le passioni tristi avevano creato una rete di nebbia pesante fatta di sospetti, sensi di colpa, rancori e una terribile impotenza.

L'inizio di un nuovo anno ha esorcizzato la fine di quello precedente; la tendenza a fare bilanci su noi stessi ha  portato la bussola dell'essere verso un nulla decisamente sconfortante.

I fiocchi di questo primo giorno dell'anno hanno acceso ricordi felici, giochi infantili e il risveglio da un incubo durato dodici mesi.

Siamo mammiferi simbolici che viaggiano in mappe temporali, stagioni emotive della nostra storia.

Ogni fine è gravida del suo inizio. Il concerto di capodanno da Vienna, rito iniziatico che si ripete dalla nostra infanzia, ha aperto l'anno nella grande sala scintillante vuota di pubblico, ma illuminata da una rete di applausi provenienti da tutto il pianeta.

La resilienza degli umani si accende ovunque con nuovi messaggi difficili da interpretare. La storia vissuta non è quella raccontata.

Flagelli virali hanno accompagnato pandemie nei secoli, ma questo piccolo virus così pervasivo e cangiante ci ha colti in un momento di grande cambiamento tecnologico e geopolitico, mentre il pianeta si ammalava e gli umani si moltiplicavano in modo distruttivo.

Nessuno vuole accettare la propria fine, ma negarla diventa pericoloso.

La sopravvivenza di un popolo sta nella sua saggezza. Superate le fasi di accumulare riserve di cibo, scorte medicinali e luoghi dove potersi rifugiare, la mente ritrova la chiarezza del cristallo e ricorda che la salvezza sta nell'energia vitale non nella programmazione. Si salveranno quelli che ci credono e che pensano alla continuità del gruppo umano.

E' la specie che sopravvive. Avremo nuovi capodanni, nuovi animali, nuovi frutti dagli alberi e soprattutto nuovi figli, ma non costruiti da noi.

La natura escogita sempre nuove risorse, mentre la tecnologia manifesta la sua vulnerabilità.

Entrare nel grande gioco armonico della vita intorno a noi, è ritornare a casa, abbandonando le paure collettive: fame, miseria, morte e, facendo il tifo per il nostro pianeta.

Il capodanno diventa un eterno presente, un inizio che rinasce ogni giorno come il sole e una fine quando scende la notte.


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