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La Biodiversità

24 aprile 2021

 La distruzione di animali e foreste è pesantemente più pericolosa del cambiamento climatico.

 Se incontriamo un piccolo riccio sulla strada non ci accorgiamo di come sono calati tutti gli altri ricci sulle strade, così come gli uccelli, gli insetti e tutte le specie che drammaticamente diminuiscono, ma per la nostra dissonanza cognitiva vederne uno è pensare che ci siano ancora tutti.

 La ricerca sulle pandemie ha registrato che uno/due anni dopo la deforestazione arrivano nuove malattie trasmesse dagli animali.

 Prima di incendiare le foreste del Borneo e coltivare l'olio di palma, i pipistrelli vivevano felici. Stressati dal fuoco hanno dovuto emigrare, lo stress ha sviluppato virus e la trasmissione alla popolazione locale.

 Oggi gli umani viaggiano, si spostano, e stressati si ammalano.

 Distruggendo un habitat naturale pieno di biodiversità in armonia con l'ambiente, firmiamo la nostra futura pandemia.

 Ora è chiaro il legame tra distruzione dell'ambiente e l'arrivo di una malattia X che diventa pandemica, come Ebola e molte altre.

 Il mostro assetato di consumismo, dentro di noi, ha preso dimensioni bibliche e non basta chiudere il rubinetto quando laviamo i denti, o separare plastica e rifiuti.

 Dobbiamo trovare il coraggio di non chiudere gli occhi, nel nostro quotidiano, su abitudini che incoraggiano crimini collettivi.

 Fiumi, animali, vegetali massacrati per avere la casetta di vacanza e una bistecca al giorno.

 La conoscenza condivisa aiuta il risveglio delle coscienze, stressate e automatizzate dal bombardamento dei media di regime.

 Oggi il desiderio sempre più forte di poter uscire, incontrarci, viaggiare, porta al grande inganno che tutto possa tornare "come prima", un "come prima" che ha portato reclusione, mascheramento e voler barattare la libertà con la vita.

 I piccoli cambiamenti sono come sassolini nell'ingranaggio della strapotenza delle multinazionali che sequestrano cibo, acqua e medicine, ignare che, quando i lavoratori moriranno di fame, anche il consumismo si fermerà e nessuno procurerà loro il necessario per una vita troppo lontana dai significati umani.

 Il Dio denaro è un Gollem cieco e sordo, vuole solo diventare più grosso divorando tutto.

 L'ossessione per le diete, in occidente, non è rispetto per la distruzione ambientale, ma cieca obbedienza a canoni astratti.

 La chiave d'oro è l'esempio alle nuove generazioni già stanche di indottrinamenti, inganni, mentre vengono private di sogni e desideri in un futuro catastrofico. La possibile salvezza della nostra specie, insieme alle altre, passa dall'ascolto delle biodiversità e dal rigore dei nostri nonni che non sprecavano nulla, pensando ai nipoti.

 I Maestri hanno sempre scritto regole di vita passando dall'alimentazione al rapporto con gli animali e al rispetto per gli elementi. Alcuni lasciando l'Apocalisse e molte quartine.

 

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