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Sul Risveglio

14 Agosto 2020

 Nei casi fortunati al mattino siamo risvegliati da una persona amata, da un animale amico o da rumori di un’ambiente sicuro.

 Nella routine di una sveglia meccanica invece, accompagnata dall’ansia di stare nei tempi di un “uomo agenda”, il passaggio dal sogno a questa realtà parallela si automatizza, le parti sottili energetiche del nostro essere vengono inscatolate in qualche modo senza l’armonia di un’anima che dolcemente attraversa i piani dell’essere.

 Un aiuto strategico ci viene dalla scelta cosciente di ricompattare i mondi respirando o pregando e mantenendo aperte le porte del sogno insieme al caffè mattutino e alle cure del corpo.

 La natura intorno a noi sa risvegliarsi, la sua antica saggezza ci guida con il canto degli uccelli, l’alternarsi di sole e stelle, la pioggia e il vento ma non sempre abbiamo la fortuna di permetterci questo abbraccio potente: usciamo da scatole come alveari trasportandoci in altre scatole, la mente piena di cose da fare rallentata da ieri e preoccupata dal domani.

 Il mito personale che scorre come un fiume nella parte tra pensiero e sentimento rimane come riserva preziosa quando ci concediamo magici momenti di contatto.

 Le età biologiche sono programmi sicuri di apprendimento, di entrata nei luoghi e tempi per tutte le specie viventi. Quando trasformiamo la vita e il “lavoro” scatta il giudizio, l’autocritica, la ricerca dell’origine dei fallimenti e su chi gettare la responsabilità. Colpa e senso di colpa diventano il gioco di ruolo che ci avvelena accecando con passione, altruismo e fantasia.

 Questo momento storico di grave isolamento dove significati, progetti e speranze sono azzerati ha oscurato il tempo dell’esistenza dove tutto è possibile amarsi viaggiare o la semplice speranza di poterlo fare.

 Nella parte profonda di ognuno l’ombra delle catene cresce sul destino dei nostri figli avvolgendo il desiderio di ribellarsi con il fantasma della rassegnazione.

 Scegliere di essere un ”uomo agenda” richiesto dall’ambiente insieme all’uomo libero che sa unire i momenti saturi di automatismi con stati di sogno che creano sempre nuove realtà ci collega all’armonia delle orbite planetarie.

 I grandi pensatori e i maestri illuminati ci esortano al grande risveglio della coscienza. Credo che significhi il riaddormentarsi cioè sapere sognare H24 rimanendo nella dimensione non illusoria della sorgente.

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