08 gennaio 2019
Quando ci spostiamo nello spazio e nel tempo, la mente è predisposta al viaggiare. Che sia una vacanza, uno
spostamento di lavoro, un cambio di residenza, la mente accende un programma
innato.
Possiamo capire questo modulo dallo starter di partenza fatto di emozioni, che può essere ansia,
nervosismo, insonnia
o preparazione meticolosa di quello che può servirci in viaggio, il tutto
accompagnato da eccitazione o calo energetico di tristezza.
Per alcuni i viaggi e gli spostamenti diventano abitudini che modulano il programma, per altri
ogni volta è un’avventura.
Tutto questo avviene anche nei gruppi, nelle famiglie, nei popoli. Quando
ci spostiamo nello spazio il nostro corpo contenitore si accende attivando
nuovi programmi che dipendono dall’ambiente, dalle circostanze, dalle emergenze
che si incontrano.
Un viaggio di vacanze programmate accende risorse diverse da una
migrazione – fuga o da spostamenti per raggiungere persone amate o uno stile di
vita migliore. Anche
i cambiamenti sociali se veloci, attivano il programma del viaggiare, con tutto
il suo corredo di
emozioni e capacità di adattamento umani.
Capire le paure che ingigantiscono e prendono forma nei cambiamenti
sociali, ci aiuta a non farci
travolgere da antichi programmi, ma a coordinare le scelte adatte ai tempi.
Gli obiettivi comuni creati dal desiderio e dal sogno di stare bene insieme trovano
forma e colore attraverso la visione lucida di cosa ci serve passo dopo passo.
Sappiamo che l’eroe finisce presto e resta il suo nome su una piazza,
mentre lo stratega vince la guerra.
Dire che la nostra
vita è un viaggio è scontato, ma sapere come viaggiare dobbiamo ascoltarlo dai
saggi che conosco il cammino. Ulisse non si è fermato ad Itaca, ha ripreso il
mare verso un mondo nuovo: era un inguaribile viaggiatore.
Il viaggio crea unione tra i nostri personaggi interni, generalmente annoiati dalla
routine, nel gruppo
esterno si incontrano
personaggi sconosciuti
e inaspettati. Lo spazio interno e lo spazio esterno si rispecchiano e
scambiano con stagioni dell’anno e della vita.
Cosa portare in viaggio? Cose per il corpo e per lo spirito senza lasciarci guidare troppo dalle
emozioni. I sensi si attivano e amplificano negli spostamenti di luogo-tempo e tendono a dominare la
nostra esistenza creando films emozionali molto coinvolgenti.
Il nostro giovane popolo comprende nomadi e stanziali, ma è stato
addestrato bene al viaggio. La guida oggi dentro ognuno di noi naviga a vista, cercando di
superare momenti di grossa turbolenza o pericolosa bonaccia. Non si conosce il
cammino, ma come i Magi
abbiamo una stella illuminata dai fuochi centrali.
Antiche memorie si accendono in alcuni moltiplicandosi nei vicini, nei
gruppi e diventano miti comuni, canti, opere d’arte.
Nessun commento:
Posta un commento
thanks for your comment !