11/06/2021
Scena: piccolo giardino nella piazza di un paese poco
abitato, è l'alba di una giornata nuvolosa.
Il respiro delle Alpi intorno accompagna una colazione
meditativa con caffè e lo scambio sonoro dei nidi d'estate.
Sciami di pensieri turbinano ansiosi verso la saggezza
degli alberi che si aprono ai pochi raggi di un sole freddo e lontano.
Lo sguardo errante viene calamitato da un vaso di viole
del pensiero dritte verso il cielo con colori incredibilmente belli. I pensieri
esplodono nell'arcobaleno viola e giallo diventando petali profumati di
meraviglia.
Tutta questa bellezza cancella la pesantezza di un
risveglio difficile fatto di slogan di una propaganda terrificante.
La vita sul pianeta è diventata navigazione difficile
in mari tempestosi. Sogni e desideri si ammalano di rassegnazione. L'identità
umana si è velata di incertezza.
Le viole del giardino vincono la gravità in tutta la
loro splendore identiche a se stesse seguendo il sole.
Se la vita fosse solo un viaggio colorato tra sole e
stelle la saggezza di chi sono e cosa amo in un ritmo naturale con gli altri,
basterebbe a riempire lo spazio-tempo come un vaso fiorito in un giardino.
Catturata dalla magia dei fiori preparo elisir di
guarigione.
Oggi con l'aiuto della mia erede spirituale gentile
raccogliamo fiori profumati di pitosforo, rosa bianca e gelsomino.
Nelle ciotole trasparenti l'acqua raccoglie memorie
antiche conservando i poteri curativi di ogni specie. Ora le preziose bottiglie
riposano tra panni scuri e cristalli per diventare veicoli di armonia e
benessere.
La natura ci accompagna risvegliando dentro ognuno
talenti nascosti con il caparbio coraggio del regno verde che cerca il sole
rinascendo dalle radici.
Guardando l'erba del giardino dove i fiori di tarassaco
tagliati da poco hanno ricominciato il loro ciclo vitale, la mente errante si
placa con le sue paure della fine.
L'immortalità sta nella specie che continua ad
evolversi, la memoria è solo un desiderio. Sono i semi delle viole appassite
che risplenderanno domani nel giardino tranquille verso il sole.
Conoscere l'inconoscibile occupa abusivamente lo spazio
felice della bellezza di ogni goccia di passione umana.
L'energia bianca dei fiori raccolti è il percorso tra
realtà e sogno dell'ingenua purezza di un cammino animico per uscire dal
vortice mediatico che inghiotte come un buco nero.
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