17 Novembre, 1918
Quando sentiamo un’emozione forte, piacevole, una tensione verso qualcosa al di fuori di noi, cerchiamo di dare un nome alla tempesta fisica ed emozionale che ci travolge. Così diciamo “amo il mio gatto, amo il mio compagno, amo i miei figli” e tutto quello che entra in questa luminosa rete psicosomatica.
Le emozioni avvengono attraverso il corpo, i cinque sensi, circuiti chimici, elettriciche vengono poi sistemati in un dizionario collettivo per diventare sentimenti. La mente, con il suo alimentatore-cervello, elabora significati e pianifica azioni pensando di essere l’Io o il padrone di casa.
Oggi sappiamo che l’Io è un’illusione ottica e che una molteplicità di personalità, esseri senzienti, abitano dentro il medesimo contenitore. La diffusione della ricerca scientifica, delle neuroscienze e del comportamento sociale, abbatte ogni giorno nuove barriere sull’illusione del libero arbitrio e della possibilità di scegliere la nostra esistenza: manipolazioni oscure e potenti da secoli alterano il nostro Dna.
Abbiamo un punto fisico e non, nel nostro contenitore che sfugge a oscuramenti e infestazioni, possiamo chiamarlo scintilla divina e da sempre ha il suo ambiente nel cuore. Il cuore umano, e forse degli altri mammiferi, è un sistema perfetto di energia pensante in contatto con il cuore della terra e la fonte universale.
La memoria estetica e totale di qualcosa di divino pulsa dentro di noi come nostalgia, come richiamo “amor che muove il sole e le altre stelle…”: è l’essenza di questo amore. Per cogliere il significato di questo codice universale dobbiamo unirci al sentimento e quindi alla catena di emozioni collegate all’ambiente che ci circonda.
Difficile definire l’amore, possiamo coglierne una particella quando la bellezza di un tramonto riempie il nostro essere come un vaso di cristallo, espandendosi in mille arcobaleni. Ci accorgiamo di amare quando una commozione più grande di noi ci sconvolge, quando la bellezza attraverso l’arte, la musica, la preghiera, l’inesprimibile senso della totalità ci riempiono, quando diventiamo come la goccia nel mare.
L’amore travolge qualunque sentimento umano illuminandolo: amatevi.
Il messaggio dei grandi Maestri è sempre stato uno.
Quando sentiamo un’emozione forte, piacevole, una tensione verso qualcosa al di fuori di noi, cerchiamo di dare un nome alla tempesta fisica ed emozionale che ci travolge. Così diciamo “amo il mio gatto, amo il mio compagno, amo i miei figli” e tutto quello che entra in questa luminosa rete psicosomatica.
Le emozioni avvengono attraverso il corpo, i cinque sensi, circuiti chimici, elettriciche vengono poi sistemati in un dizionario collettivo per diventare sentimenti. La mente, con il suo alimentatore-cervello, elabora significati e pianifica azioni pensando di essere l’Io o il padrone di casa.
Oggi sappiamo che l’Io è un’illusione ottica e che una molteplicità di personalità, esseri senzienti, abitano dentro il medesimo contenitore. La diffusione della ricerca scientifica, delle neuroscienze e del comportamento sociale, abbatte ogni giorno nuove barriere sull’illusione del libero arbitrio e della possibilità di scegliere la nostra esistenza: manipolazioni oscure e potenti da secoli alterano il nostro Dna.
Abbiamo un punto fisico e non, nel nostro contenitore che sfugge a oscuramenti e infestazioni, possiamo chiamarlo scintilla divina e da sempre ha il suo ambiente nel cuore. Il cuore umano, e forse degli altri mammiferi, è un sistema perfetto di energia pensante in contatto con il cuore della terra e la fonte universale.
La memoria estetica e totale di qualcosa di divino pulsa dentro di noi come nostalgia, come richiamo “amor che muove il sole e le altre stelle…”: è l’essenza di questo amore. Per cogliere il significato di questo codice universale dobbiamo unirci al sentimento e quindi alla catena di emozioni collegate all’ambiente che ci circonda.
Difficile definire l’amore, possiamo coglierne una particella quando la bellezza di un tramonto riempie il nostro essere come un vaso di cristallo, espandendosi in mille arcobaleni. Ci accorgiamo di amare quando una commozione più grande di noi ci sconvolge, quando la bellezza attraverso l’arte, la musica, la preghiera, l’inesprimibile senso della totalità ci riempiono, quando diventiamo come la goccia nel mare.
L’amore travolge qualunque sentimento umano illuminandolo: amatevi.
Il messaggio dei grandi Maestri è sempre stato uno.
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