16 Novembre 2020
Accipicchia di nuovo mascherati e chiusi, ma la buona notizia è che abbiamo una traccia per l’esperienza fatta da poco e la macchina multitasking tra le due orecchie, come si sa, è terribilmente plastica e adattabile.
Le mascherine hanno cambiato forma e colore e possiamo cercarci la più comoda e sopportabile.
La segregazione territoriale ha decine di possibilità fantasiose di sortite di fortuna.
Abbiamo scoperto modi utili e interessanti per trascorrere il tempo tolto al lavoro abituale e la calma dopo la tempesta del correre in mille azioni obbligate ha stemperato lo stress e acceso fantasie creative.
La calda emotività di fratellanza del primo lockdown si è trasformata in un sano egoismo organizzativo.
Se la solita pasta asciutta ci sembra meno saporita e uno starnuto parte improvvisamente, suona l’allarme del “ci siamo, ora che faccio?”.
Lo spettro del ricovero ospedaliero con relative terapie funeste scatena il faidate di rimedi domestici e nell’autosservazione.
La mente allarmata oscilla tra “è solo influenza, arriveremo all’immunità di gregge e mamma mia forse muoio!”.
Questo Covid diventa uno spettro pervasivo delle antiche paure infantili di solitudine, abbandono, morte.
Dagli amici medici circondati in una routine frustrante, arriva con i bollettini di guerra il “fai pure finta di niente, ma passeggi su un campo minato”.
La mia fantasia è che questo virus così umanitario abbia una funzione di trasmissione utile al risveglio delle coscienze, un messaggero, insomma…
Ogni esperienza è Giano bifronte, saper cogliere il messaggio dei futuri possibili è il nuovo campo di ricerca oltre a vaccini e farmaci miracolosi.
Apprendere dall’esperienza è un talento umano da coltivare nei nostri figli, evitando loro percorsi facili, cibi premasticati e macchine per pensare.
Saper osservare come i piccoli, segregati inventano nuovi giochi, nuove fiabe e travestimenti, rivela la traccia di come il cervello sta evolvendo, cercando nuove dimensioni di libertà.
Halloween ha inondato il web di maghi e streghe sorridenti e non era solo un carnevale…
Nessun commento:
Posta un commento
thanks for your comment !