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La trappola educativa

19/12/2020

Educare richiede una buona consapevolezza di se stessi, il desiderio di trasmettere le proprie esperienze e una gioiosa pazienza nel seguire lo sviluppo cognitivo ed emozionale dell'altro.

Noi umani e soprattutto i piccoli apprendiamo attraverso empatie, attaccamento, fiducia che significa non seguire delle regole ma assimilare un esempio a cui diamo valore. Significa conquistare un modello e viverlo.

 Quando l'insegnante, il genitore, il politico e/o il capo spirituale annunciano cose importanti dando regole comportamentali e promettendo meraviglie se incarnano figure dissonanti, l'apprendimento crolla, si genera frustrazione e la confusione blocca l'armonia della crescita.

 Il modello amato viene scelto molto presto e assimilato in modo naturale. La potenza dell'esempio senza violenza e imposizione è la chiave magica di "fare scuola". Nessuna regola è troppo pesante se la trasmette chi la incarna credendoci.

 Oggi la mascherina toglie molto alla magia della parola, ancora non abbiamo imparato ad usare lo sguardo e il linguaggio corporeo come altri popoli per comunicare.

 L'energia di chi crede e desidera educare diventa un flusso di trasmissione colorato dalla passione per lo studio, per la conoscenza.

 Il nuovo tipo di apprendimento generato dalla pandemia è ancora legato alle figure di riferimento, è ancora misto tra umano e intelligenze artificiale.

 Non abbiamo parametri per sapere come un apprendimento tutto mediatico cambierà lo stile educativo, l'insegnamento e come i nuovi alunni metabolizzeranno la conoscenza.

 Restano le figure genitoriali come fondanti di un imprinting ancora umano e la prima serie di scuole dell'infanzia.

La potenza di trasmissione umana si va concentrando nelle prime fasce dell'infanzia riservata a genitori e nonni e addetti ai lavori: grande compito in breve tempo.

Dovremmo trasmettere l'essenza del sapiens prima che le macchine ci passino la loro nelle scuole,nel lavoro, nella medicina con regole algoritmiche implacabili.

Coraggio genitori, la vostra missione è l'insegnamento più importante!

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