13 Agosto 2020
Finalmente uscire, andare a trovare
i nostri cari, gli amici di sempre, portare i nostri bambini nei parchi,
solleva una nebbiolina di preoccupazione ansiosa.
La programmazione delle vacanze è diventata un lavoro con manuale sulle distanze, le mascherine da una parte e lista dei contagi e degli eventuali caduti dall'altra.
La sindrome della capanna fa capolino anche nelle persone più equilibrate, l'ambiente rassicurante, contenitore obbligato degli ultimi mesi è diventato una seconda pelle.
La natura intorno nei suoi cicli secolari ci osserva, menti di razza mandano segnali di libertà e ardimento: branchi di stambecchi scesi a valle, rapaci che nidificano vicino, il colore del cielo con nuovi paesaggi di nuvole risvegliano messaggi di coraggio, strade di ricerca, conoscenza.
Il desiderio innato di viaggiare, il nomadismo che ha permesso al Sapiens di conquistare il pianeta si fa strada; siamo sulla soglia dell'antico mondo che si scioglie insieme alle calotte artiche e il nuovo.
L'intelligenza artificiale con tutti i suoi algoritmi seduce e guida una parte del nostro cervello, mentre nell'altra la bellezza delle geometrie sacre, degli archetipi e dei sensi interni guida le emozioni.
La nuova capacità di amare accesa dal desiderio di un'aria profumata e pura, di acque cristalline diventa compassione verso gli altri esseri viventi.
Una nuova intuizione empatica traccia antichi percorsi dove la luce delle stelle era la guida per fondare nuove civiltà.
I piccoli popoli provati dalla pandemia affrontano, come le grandi nazioni, i problemi di sopravvivenza dopo il crollo economico e la preoccupazione di un'altra ondata di questo virus cangiante.
L'unione di famiglie, di anziani e bambini con sogni comuni ha dato la dimensione di quanto devastante sia stata la solitudine e l'isolamento nel resto del pianeta.
L'immagine impensabile di fosse comuni e gli anziani abbandonati come la violenza domestica e il numero dei suicidi, ci fa pensare come gli umani e tutte le altre specie siano fatte per vivere in gruppo.
Nuove scelte comunitarie si stanno rivelando più adatte per affrontare un futuro la cui dimensione è oltre l'orizzonte.
Il cammino verso uno dei futuri possibili è scelto dalla bioenergia potente di molti cuori uniti e non solo della nostra specie.
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