2 Giugno 2020
L'integrazione neurale dei cervelli crea una neurobiologia interpersonale nutrita dalla condizione semisognante di una realtà imprigionata.
Se blocchi il corpo come nel sonno il cervello crea nuove realtà virtuali. La vita di prigionieri illustri come Socrate, Cagliostro, Ghandi, Mandela ha dimostrato che il sognare in stato di veglia crea progetti che possono diventare realtà universali.
Il sogno diurno si è rivelato nei secoli potente mezzo di creazione e di progresso.
Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale può darci l'idea del valore del piccolo biocomputer tra le due orecchie; ancora dobbiamo rintracciare il libretto delle istruzioni. Antiche razze hanno lasciato tracce ovunque, sull'oro, su smeraldi, su tavolette d'argilla.
L'archeologia della mente è appassionante.
Prendere coscienza di
essere una razza sognante collegandoci a fisica quantistica, neuroscienze ed
esoterismo, colora l'identità di sopravvissuti a tante esperienze
compresa quella del "Corona".
Ancora non sappiamo se
questo virus che viaggia su magiche reti è un sogno di unione e di guarigione
compassionevole del pianeta con tutte le sue specie viventi.
E' bello pensare che i nostri desideri più grandi si realizzano nel Non-Tempo con la sostanza del sogno per manifestarsi all'improvviso.
La visione magica costruisce realtà solide come cristalli.
Mi piace pensare che la mia passione per i draghi può una mattina regalarmi
un cucciolo in salotto.
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