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L’ uva e le mele

20 settembre 2020 

 Il tempo dell'equinozio d'autunno in questa parte del pianeta, ha riempito la dispensa di cassette di  mele rosse e dorate ma foriere di notti che si allungano, tramonti più veloci e stoffe pesanti  profumate di antitarme. 

 Il parallelo delle nostre fasi vitali è terribilmente ovvio, il golfino della sera lo puntualizza. Il pensiero che al di là del mare sia primavera accende il mio jukebox dei sogni, la monetina è  l'emozione stampata nella memoria. 

 Si apre il libro dell'esistenza, miti personali e collettivi riempiono lo spazio immaginale che ci  avvolge. Possiamo scegliere clima e avventure secondo i bisogni emozionali del momento. Cavalieri e draghi animano l'eterna ricerca di tesori nascosti.  

 La fantasia creatrice dei bambini occupa la mente degli anziani dove il tempo è diventato circolare  quasi eterno. La mente si prepara al "grande viaggio" collezionando ricordi di piccoli e grandi  cambiamenti di una vita vissuta. 

 Documentari e racconti di viaggio sono golosi bocconcini per  coloro che non possono allontanarsi dal contenitore fisico. Gli occhi scrutano orizzonti invisibili per quelli che travolti dal fare quotidiano non hanno ancora campo di visione. 

 Lo spazio del sogno H24 è un grande ambulatorio dove disfunzioni dolorose del corpo e dell'anima  si curano trovando significati e valori che la medicina ufficiale non riesce a cogliere. 

 Imparare a  sognare è l'università di ogni terapeuta, dallo sciamano allo psicoanalista. 

 L'incontro della richiesta di aiuto con il desiderio di offrirlo crea la trama del sognare comune futuri possibili ed uscire dalla prigione di un destino prefabbricato dall'infanzia. 

 Uva, pesche e ciliegie ritornano in dispensa a tutte le stagioni. 

 Siamo creatori ma dobbiamo saper  usare la macchia dl desiderio.

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